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GluteoStop, l’integratore che aiuta a ridurre il Glutine: funziona davvero?

Soffrire di celiachia o di intolleranza (sensibilità) al glutine non significa dire la stessa cosa. All’interno della complessa distinzione tra queste due condizioni vi passa un mondo di significati, ricchissimo di distinzioni.

La celiachia è infatti una vera e propria patologia, seria e richiedente l’intervento di uno specialista. Una patologia che se non curata conduce a gravi conseguenze. La sensibilità al glutine è invece una forma di intolleranza alimentare (paragonabile a quella per il lattosio, con cui ha in comune parecchi sintomi) che può essere tenuta sotto controllo senza ripercussioni sulla salute generale.

Tra gli ausili che possono rivelarsi utili a chi è soggetto a sensibilità al glutine esistono alcuni integratori che promettono di scindere meglio questa sostanza, rendendola inoffensiva ed innocua per l’organismo.

Uno di questi integratori sta avendo molto successo in Europa Centro Settentrionale (in particolare Austria e in Germania), ed ha il nome di  GluteoStop. Messo in commercio dalla Ineo Pharma Gmbh, lavorerebbe su particolari enzimi digestivi garantendo una migliore assimilazione del glutine.

In questa mini guida cercheremo di capire come funziona questo integratore e se lo si può utilizzare in sicurezza, analizzando i modi in cui esso agisce, tenendo in considerazione tutte le ricerche scientifiche effettuate al riguardo.

Come funziona: ecco i modi in cui agisce GluteoStop

GluteoStop di Ineo Pharma promette, come recitano le indicazioni sulla confezione, “di ridurre il glutine all’interno di una dieta, purché quest’ultima risulti comunque a basso contenuto di tale sostanza”. Molto semplice da assumere, si presenta in formato pocket e le compresse possono anche essere ingerite senza acqua ma masticate.

Il suo funzionamento si baserebbe su alcuni enzimi che risultano in grado di “cancellare” e spazzar via la parte allergizzante dalla molecola protagonista di celiachia e intolleranza al glutine (oligopeptide 33-mer o prolil endoproteasi derivato dall’Aspesrgillus Niger AN-PEP).

In questo modo il sistema immunitario verrebbe messo al riparo dal contatto con tali molecole, e riuscirebbe a tollerare una certa quantità di glutine. Non si tratta quindi di una “pillola magica” che consente di poter mangiare un pasto completo a base di glutine, ma che si possono limitare i danni in caso di qualche “sgarro”.

GluteoStop fa parte di una famiglia di integratori che in questi ultimi anni viene tenuta d’occhio dalla scienza per via di sue potenzialità. Molti sono infatti gli studi al riguardo, alcuni già in fase di sperimentazione clinica.

Accanto al funzionamento di eliminazione parziale della molecola oligopeptide 33 si stanno infatti studiando anche altri tipo di integratore, che andrebbero invece, da un lato, ad agire sull’inibizione dell’enzima transglutaminasi, e dall’altro a “mascherare” la gliandina del glutine, attraverso l’utilizzo di anticorpi specifici.

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Un integratore che NON cura la celiachia e NON è destinato ai celiaci

Importa qui mettere bene in evidenza che GluteoStop è un integratore che NON deve essere utilizzato dai celiaci: non è infatti destinato a questi ultimi, ma solo a chi lamenta una sensibilità alla digestione del glutine, con sintomi come gonfiore e dolore addominale, flatulenza, diarrea e meteorismo.

Questi sintomi tipici si presentano dopo l’ingestione di alimenti come pane, pasta, birra, pizza, ed altri cibi contenenti glutine. Tale integratore, inoltre, è utilizzato in Germania, ma in Italia non è commercializzato, dal momento che gli studi di settore sull’argomento non sono ritenuti ancora certi al 100 per cento. Il principio attivo, però, risulta brevettato e testato in studi clinici sull’uomo, per cui non vi sono pericoli per la salute di chi lo utilizza. 

Le ricerche al riguardo: dall’enzima mangia-glutine agli anticorpi che lo mascherano

La messa a punto di GluteoStop, così come quella di tutti gli integratori enzimatici per tenere sotto controllo la sensibilità al glutine, si basa su ricerche ancora in fase preliminare, per cui non si possono ancora avere a disposizione dati definitivi.

Una di queste è quella portata avanti dalla School of Medical Sciences dell’Università di Orebro, Svezia, con a capo la ricercatrice Julia Konig. Lo studio si è svolto su 18 pazienti a cui è stato fatto ingerire del porridge e poi delle pillole, suddivise equamente tra principio attivo AN-PEP e placebo.

Quello che si è constatato è che dopo circa tre ore la concentrazione di glutine all’interno dello stomaco e del duodeno era stata notevolmente ridotta dall’enzima contenuto nella pillola, addirittura fino all’85 per cento nello stomaco e fino all’87 per cento nel duodeno.

I risultati di tale studio, pur essendo confortevoli, non consentono comunque a chi soffre di sensibilità al glutine di poter ingerire notevoli quantità di cibi “incriminati”, ma possono essere utili per scongiurare gli effetti di un pasto con glutine mangiato al ristorante oppure quando si sospetta che alcuni alimenti siano stati soggetti a contaminazione.

Un’altra ricerca interessante è quella che è stata guidata dal professor Hoon Sunwoo, docente di Scienze Farmaceutiche all’Università di Alberta, in Canada verso dei risultati che hanno dato vita alla messa a punto di un altro integratore, attualmente in fase di sperimentazione clinica.

In pratica, alla base di tale integratore vi sarebbero dei particolari anticorpi, gli IgY, presenti nell’uovo ma non nei mammiferi, i quali contengono dei composti anti-gliandina (la proteina che si trova nel glutine) che ridurrebbero fortemente l’assorbimento di tale sostanza nell’organismo, con conseguente migliore risposta del sistema immunitario.

Anche in questo caso, però, non si hanno affatto prove che i celiaci potranno, in futuro, fare a meno di una dieta di esclusione del glutine e sopperire con delle integrazioni farmacologiche.

Conclusioni

In conclusione si potrà dire che GluteoStop di Ineo Pharma è un integratore che può essere utilizzato saltuariamente da coloro che soffrono di sensibilità e intolleranza al glutine, ma non sostituisce affatto una dieta priva di questa sostanza. Pertanto il suo impiego non potrà essere considerato una soluzione, visto che non si tratta di un farmaco e non serve a curare la celiachia o l’ipersensibilità al glutine. Va dunque utilizzato soltanto come aiuto per quando ci si trova in una situazione in cui non si è sicuri di poter controllare l’ingestione di quantità di glutine nei cibi.

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  • ✅ MADE IN GERMANY: attribuiamo grande importanza alla qualità e alla trasparenza. Per questo motivo produciamo GluteoStop in Germania.
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Fonti

Ultimo aggiornamento 2022-05-21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

Francesca

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