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Spiegare la Celiachia: come affrontare il tema con i bambini

Un numero sempre più consistente di bambini, negli ultimi tempi, scopre di soffrire di malattia celiaca, in una proporzione in crescita di 1 a 5 rispetto a 25 anni fa (in pratica per un malato di allora oggi ce ne sono 5, secondo uno studio portato avanti da alcuni ricercatori italiani e pubblicato sul Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition qualche anno fa). 

Una volta appurata la patologia, al bambino bisognerà introdurre questa nuova realtà. Va da sé che spiegare la celiachia ai bambini non è mai un compito semplice. Questo perché un bambino, rispetto ad un adulto, riesce a comprendere meno bene le limitazioni a cui la patologia potrà sottoporlo e tenderà a pensare, se non adeguatamente supportato ed accompagnato nell’accogliere la celiachia come una caratteristica propria, di essere “diverso” dagli altri bambini.

Coloro quindi che detengono il compito educativo nella società (innanzitutto i genitori in famiglia, ma anche gli insegnanti a scuola) dovranno perciò fare di tutto per introdurre il piccolo alla scoperta della celiachia, facendola conoscere bene con modalità non semplicemente esplicative ma, anzi, giocose, ironiche e divertenti.

In questo senso sono diversi gli strumenti e i mezzi educativi che possono aiutare la figura educatrice a raggiungere l’obiettivo, e tra questi i più importanti sono senz’altro i libri e i giochi. In questa piccola guida cercheremo di scoprire quali sono i più interessanti e come fare per interagire attraverso di essi con il bambino celiaco.

Giochi fisici: utilizzare giocattoli e pupazzi 

Un genitore di un piccolo celiaco, o un insegnante, potranno dunque servirsi della modalità del gioco per far comprendere al bambino le caratteristiche della malattia di cui soffre, sdrammatizzando e affrontando l’argomento con humour e serietà al tempo stesso.

Si potranno, ad esempio, utilizzare giocattoli o pupazzi speciali, che potranno diventare protagonisti di avventure scientifiche o di spiegazioni all’interno di casi specifici. Molto utile potrà essere, a tal proposito, il kit Celiac disease della serie Giant Microbes. Si tratta di un pupazzo di peluche che raffigura il villo intestinale, la cerniera sulla bocca permette di trasformarlo da sano a malato. Un gioco con questo pupazzo potrebbe spiegare come si presenta la malattia, raffigurare una sorta di “battaglia” tra il villo ed il glutine, creare dialoghi.

pupazzo gioco celiachia

I pupazzi delle serie Giant Microbes sono molto buffi e teneri, adatti anche a bambini piccoli, ma il loro aspetto, anche se colorato in toni accesi, si basa su microrganismi reali osservati al microscopio.

Il loro creatore, Drew Oliver, li ha progettati apposta per fini medico-scientifici, oltre che didattici, ma sono diventati talmente famosi che molti di essi sono anche esposti al MoMa, il Museo di arte moderna di New York.

Per essere resi più amabili dai bambini, questi piccoli peluche presentano elementi antropomorfi, cioè simili agli esseri umani: occhi, bocca, capelli. In questo modo l’esperienza di gioco potrà essere ancora più immediata e piacevole.

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CELIACHIA celiac disease - GIANTmicrobes Original Pupazzo in peluche
  • Dimensioni: a seconda del modello dai 12 ai 20 cm
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Giochi di ruolo: preparare la pizza insieme

Un altro modo intelligente di spiegare la celiachia ai bambini, sia che essi soffrano o meno di tale patologia, è quella di inscenare giochi di ruolo o del “fare cose”.

Un esempio molto esplicativo in tal senso è dato dal cucinare insieme o, ancora meglio, a preparare una pizza insieme. Adulto e bambino si troveranno dunque faccia a faccia con gli ingredienti “incriminati”, e si potranno spiegare il perché di certi meccanismi di difesa assunti da parte dell’organismo.

Il bambino che soffre di celiachia potrà trovare riscontro anche con i propri sintomi e capire, dunque, perché determinati alimenti gli fanno male. In questo modo potrà essere consapevole di ciò che mangia ed imparare a scegliere egli stesso cosa gli faccia bene o meno. Ovviamente la pizza preparata insieme sarà a base di ingredienti senza glutine.

I libri: un supporto valido e da utilizzare insieme al bambino

Ci sono poi i libri, strumenti sempre molto validi per chiarire concetti, suscitare curiosità, incentivare all’attitudine di porsi domande. I libri sulla celiachia possono essere non solo scientifici e diretti ad un target specialistico, ma anche scritti sotto forma di fiaba, per avvicinarsi di più al mondo dei bambini.

Un libro davvero utile e divertente in tal senso può essere Celiachia: i mostri di ghiandole e villi intestinali hanno bisogno del tuo aiuto. Scritto dall’austriaca Julia Wojik, madre di una bambina celiaca, è strutturato come un’avventura, per aiutare i genitori a spiegare ai figli di cosa questi ultimi stanno soffrendo e che con questa malattia si può convivere anche piuttosto bene. “Non si è da soli con la malattia: in fondo ci sono ancora questi piccoli mostri carini…” recita la quarta di copertina del libro.

In questo caso il libro non è più un semplice oggetto, ma si trasforma in una vera e propria finestra sul mondo. I libri di favole possono poi essere affiancati da pubblicazioni divulgative, dei manuali che possano rendere più semplice e meno complicato il passaggio dalla scoperta della malattia al modo in cui proseguire con i controlli e nella scelta dei cibi da acquistare e da evitare.

Si potranno perciò trovare anche tanti utili consigli su come comportarsi se si è stati invitati a cena o ad una merenda per bambini, cosa scegliere da mangiare e come indirizzare il piccolo anche nell’alimentazione a scuola o durante un viaggio. In questo contesto la lettura delle etichette diventa un’azione cruciale, per cui bisognerà imparare a riconoscere simboli ed ingredienti.

Infine, libri che potranno tornare molto utili, sia per i genitori che hanno bisogno di indicazioni per cucinare senza glutine, sia per i bambini, sono i nuovi ricettari per celiaci. Preparare insieme piatti gustosi come pani, pizze, primi piatti o dolci che non contengano glutine potrà rappresentare una soddisfazione per il palato dei piccoli, che potranno cimentarsi anche nell’impresa di cucinare insieme alla mamma o al papà piatti gustosi con ingredienti che possono mangiare in tranquillità.

Impareranno, in questo modo, qualcosa in più della loro malattia, e di conseguenza non la temeranno e sapranno conviverci nel migliore dei modi, liberi di vivere la loro vita in serenità senza sentirsi diversi o svantaggiati.

Ultimo aggiornamento 2022-05-21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

Francesca

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