Fake News: 9 bufale e falsi miti sulla Celiachia

Ogni giorno siamo bombardati da notizie, aggiornamenti, fatti. A volte sono spacciate come verità assolute quelle che poi si rivelano essere le famose fake-news, cioè notizie fasulle, anche un po’ “patacca”. L’informazione si è fatta disinformazione, sull’onda del web e soprattutto dei social media, che a volte, complice un titolo un po’ sensazionalistico, spacciano per autentiche delle notizie fasulle, forse semplicemente fraintese, magari per colpa di una imprecisa traduzione dall’inglese, a volte proprio inventate.

Quindi abbiamo cercato quelle che sono le più famose notizie, vere e farlocche, che riguardano la celiachia, le abbiamo raccolte in questo articolo e vediamo di commentarle insieme.

La celiachia non esisteva prima, è stata “inventata” per vendere gli alimenti gluten free che costano molto più di quelli normali

Falso. Le prime notizie riguardanti la scoperta della malattia celiachia arrivano dall’Antica Grecia nel II Secolo a.C. Nel 1800 poi si riesce a descrivere la malattia e a capire che l’unica cura è una dieta riuscendo ad identificare il grano come fattore disturbante (questo perché durante una carestia olandese si notò un netto miglioramento nei pazienti). Negli Anni 50 del Novecento un gruppo di ricerca inglese isola il glutine come responsabile della malattia e negli Anni 60 si scopre la componente genetica. Quindi non si tratta proprio di una malattia “inventata” dal giorno alla notte!

La dieta gluten free è ipocalorica, fa dimagrire, anche le star di Hollywood la consigliano

Falso. L’idea che la dieta senza glutine sia per tutti, che che faccia bene a prescindere è totalmente falsa e priva di fondamento. I cibi senza glutine non sono la panacea di tutti i mali: la dieta senza glutine è una terapia, l’unica terapia per chi soffre di celiachia o di gluten sensitivity, non è una cura dimagrante, detox o qualsiasi altra cosa le star del cinema cerchino di propinarci; senza contare che è pericoloso intraprendere da soli una dieta senza glutine perché renderebbe impossibile la diagnosiAbbiamo già affrontato l’argomento approfonditamente qui.

La dieta senza glutine è piena di grassi, zuccheri, conservanti e povera di nutrienti

Falso. In passato i primi cibi senza glutine effettivamente mostravano un contenuto di grassi e conservanti più alto dei cibi normali e una percentuale di nutrienti più bassa ma ormai le ditte produttrici si sono regolate e non è più così. L’inclinazione a prendere peso una volta che si passa agli alimenti gluten free deriva dal fatto che spesso, soprattutto i primi tempi, si consumano più cibi confezionati rispetto a prima: ma è il cibo confezionato in sé ad essere “dannoso”, non il gluten free. È possibile mantenere una dieta equilibrata, secondo i dettami della Dieta Mediterranea anche se si è celiaci.

La celiachia è un’intolleranza alimentare, basta evitare il glutine per un po’ e si guarisce

Falsissimo! La celiachia è una malattia cronica autoimmune e in quanto tale non è reversibile. La componente genetica è condizione necessaria per lo sviluppo della malattia ma non sufficiente; questo significa che è impossibile sviluppare la malattia senza la predisposizione genetica ma serve il glutine per scatenare la reazione autoimmune. Questo non vuol dire però che dopo un po’ di astinenza si possa ricominciare ad assumere cibi normali come prima della diagnosi perché ad ogni assunzione di glutine, anche se minima, i villi intestinali si infiammano e a lungo andare si atrofizzano.

Si nasce celiaci: se non lo sei da piccolo non lo puoi più diventare e di sicuro non sei celiaco se non stai male

Falso e falso. La comparsa della celiachia è documentata dall’età pediatrica all’età adulta quindi purtroppo l’età che avanza non ci mette al sicuro da questa malattia. Inoltre non è detto che se non si perde peso e non si ha mal di pancia non si soffra di malattia celiachia: spesso c’è un coinvolgimento di altri organi con comparsa non solo di sintomi gastrointestinali ma anche di anemia, osteoporosi, ipoplasia dello smalto dentale e aborti. Nel dubbio bisogna sempre rivolgersi al proprio medico curante che saprà indirizzarci verso gli esami diagnostici più adatti.

Si può diagnosticare la malattia celiachia senza gastroscopia

Nì. La diagnosi senza gastroscopia può essere eseguita solo su bambini e adolescenti in presenza di altri criteri (linee guida ESPGHAN del 2012; ne abbiamo parlato qui) cioè presenza di segni e sintomi della celiachia, titolo di anticorpi anti-transglutaminasi dieci volte maggiore del normale (tTG IgA), positività degli anticorpi anti-endomisio (EMA), genetica predisposizione per la celiachia (HLAD2 e DQ8). Per gli adulti la gastroscopia rimane il golden standard per la diagnosi.

Il celiaco sintomatico che mangia glutine può morire di shock anafilattico invece quello asintomatico può mangiare quello che vuole

Falso!! Lo shock anafilattico è una grave reazione allergica a rapida comparsa che può arrivare a portare alla morte; non può accadere al celiaco che assume alimenti con glutine perché non si tratta di un’allergia quindi non causa una reazione immediata. L’unico caso in cui compare una reazione cutanea che potrebbe mimare un’allergia è in caso di dermatite erpetiforme, che infatti è anche detta “celiachia della pelle”.

Così come anche chi soffre di celiachia asintomatica deve comunque seguire scrupolosamente una dieta gluten free perché il danno a livello dei villi intestinali si verifica lo stesso.

Il kamut® si può mangiare se si soffre di celiachia, l’avena no

È praticamente il contrario. Kamut® non è il nome di una farina gluten free bensì è un marchio registrato ed è una varietà di grano duro che fa parte della famiglia dei cereali, contiene glutine quindi è assolutamente off-limits. L’avena è ancora al centro di dibattito della comunità scientifica; nonostante sia tollerata da molti celiaci si sta ancora indagando su quale sia la varietà adatta. Nel dubbio è segnalata come non idonea.

Per il celiaco il glutine è pericoloso anche se presente nel sapone, nei trucchi e anche se viene inalato

Falso. Abbiamo approfondito l’argomento make-up e prodotti da bagno in questo articolo. Riassumendo, il glutine diventa pericoloso per il celiaco quando ingerito: la sua presenza in detergenti e saponi non è pericolosa e nemmeno in dentifrici o rossetti perché la quantità ingerita sarebbe veramente trascurabile. Per lo stesso motivo se viene inalato, ad esempio dalla farina, non è pericoloso (fornai e operatori dell’industria alimentare indossano mascherine per evitare di deglutire la farina che si deposita a livello del cavo orale).

In conclusione spesso è più facile incappare in una “bufala” piuttosto che in una notizia autentica: nel nostro piccolo noi cerchiamo sempre di attingere da fonti autorevoli ed ufficiali e vi invitiamo a fare altrettanto. La diffusione delle fake-news si può limitare solo se tutti ci impegniamo a trasmettere le notizie vere.

Francesca

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